Divieto di fumo nei luoghi di lavoro: una guida completa
Introduzione
In occasione della Giornata mondiale senza tabacco, è importante fare il punto sul divieto di fumo nei luoghi di lavoro.Questo tema è di grande importanza per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, e per la prevenzione di malattie gravi come cancro e malattie respiratorie.
Cosa dice la legge
Il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (D.Lgs. 81/2008) stabilisce una serie di divieti di fumo in diverse aree lavorative:
Aree con agenti cancerogeni o mutageni: è vietato fumare, assumere cibi e bevande, conservare cibi destinati al consumo umano, usare pipette a bocca e applicare cosmetici (art. 237 e 238).
Aree con amianto: il divieto di fumo si applica a tutte le attività lavorative che comportano un'esposizione all'amianto (art. 252).
Aree con agenti biologici: è vietato fumare, assumere cibi e bevande, conservare cibi destinati al consumo umano,usare pipette a bocca e applicare cosmetici (art. 273).
Aree con rischio di incendio: è vietato fumare (All. IV, punto 4.1.1).
Locali di riposo e di refezione: è vietato fumare (All. XIII, punto 4.4).
Locali chiusi di lavoro: è vietato fumare, ad eccezione dei locali privati non aperti al pubblico o di quelli riservati ai fumatori e debitamente segnalati (Legge n. 3/2003).
Requisiti per i locali riservati ai fumatori
Nel 2003 sono stati definiti i requisiti tecnici per i locali riservati ai fumatori, tra cui:
Impianti di ventilazione e ricambio d'aria adeguati.
Cartelli con il simbolo di divieto di fumo ben visibili.
Circolare Sirchia e Interpelli
La circolare Sirchia ha stabilito che il divieto di fumo si applica anche ai lavoratori dipendenti, estendendolo a tutti i luoghi di lavoro.
Gli interpelli n. 6/2012 e 15/2013 hanno chiarito che:
Nei locali dove si somministrano cibi o bevande, il divieto di fumo si applica anche ai lavoratori addetti al servizio,anche nei locali riservati ai fumatori.
Il datore di lavoro può vietare l'uso delle sigarette elettroniche in azienda. Se non lo vieta, deve comunque valutare i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori derivanti dal loro utilizzo.
Ruolo del datore di lavoro
Il datore di lavoro ha la responsabilità di:
Informare i lavoratori sul divieto di fumo.
Vigilare sul rispetto del divieto di fumo.
Sanzionare i lavoratori che non rispettano il divieto di fumo.
Esempi di cartelli di divieto di fumo
Regione Lombardia ha diffuso alcuni esempi di cartelli di divieto di fumo che possono essere utilizzati dalle aziende.
Conclusioni
Il divieto di fumo nei luoghi di lavoro è un tema importante per la tutela della salute dei lavoratori. Le aziende hanno il dovere di rispettare la legge e di informare adeguatamente i lavoratori sui rischi del fumo.
Per approfondire:
Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (D.Lgs. 81/2008):https://www.normattiva.it/eli/stato/DECRETO_LEGISLATIVO/2008/04/09/81/CONSOLIDATED
Legge n. 3/2003 (legge Sirchia): https://www.bosettiegatti.eu/info/norme/statali/2003_0003.htm
Circolare Sirchia: https://www.lavoro.gov.it/priorita/pagine/durc-online-ministero-del-lavoro-emana-circolare-esplicativa
Interpello n. 6/2012: https://www.epicentro.iss.it/fumo/stato-regione
Interpello n. 15/2013: https://www.dottrinalavoro.it/wp-content/uploads/2015/03/is-2013.15.pdf